
FIORI CHE RESTANO PER SEMPRE
Scopri la collezione di Edizioni Limitate dell'artista Daniel Salvi per queste festività.
Flowers Collection – 1a Edizione
LIMITATA NEL NUMERO E NEL TEMPO
In questa Prima Edizione, l'artista Daniel Salvi rivisita uno dei suoi temi distintivi: le Ninfe. Tre figure femminili senza tempo incarnano il linguaggio simbolico dei fiori – amore, famiglia e amicizia – ciascuna un dono destinato a rimanere.
Ogni opera fa parte di un'edizione limitata di 50 esemplari, realizzata e incorniciata in Italia, a Milano, secondo standard espositivi. Ogni pezzo è numerato a mano, intitolato e firmato dall'artista, e include l'esclusivo mini art book Flowers, il certificato di autenticità e una confezione regalo festiva premium.
La prima edizione è disponibile solo per un periodo limitato: la finestra di acquisizione è aperta dal 23 novembre al 7 dicembre 2025.
Profy Countdown Timer: Visible on Live site

Consegnato con la Prima Edizione
dell'art book Flowers
Ogni opera è accompagnata dalla Prima Edizione dello speciale Mini Art Book Flowers, che contiene l'immagine dell'opera scelta, il titolo e un'esclusiva riflessione scritta da Daniel Salvi. Uno sguardo degno di una pubblicazione sul simbolismo che si cela dietro l'opera e l'universo dell'artista.
I nostri servizi inclusi

PACKAGING FESTIVO
Ogni opera d'arte verrà consegnata in un festoso pacco regalo color avorio con nastro verde scuro e la caratteristica decorazione d'edera. Le immagini sono solo a scopo illustrativo; la presentazione potrebbe variare leggermente.

BIGLIETTO D'AUGURI COORDINATO
Ogni opera d'arte è accompagnata
da uno speciale biglietto d'auguri con l'emblema del fiore selezionato.
È possibile aggiungere un messaggio personalizzato, che verrà elegantemente stampato e allegato al regalo.

SPEDIZIONE EXPRESS GRATUITA IN EUROPA
Tutti gli ordini dall'Italia e EU includono la spedizione espressa gratuita, con tracciamento e firma alla consegna. Gli ordini effettuati prima del 1 dicembre sono garantiti per arrivare prima del 25 dicembre, assicurando un'esperienza di regalo festiva impeccabile e tempestiva.
L'artista, Daniel Salvi

Daniel Salvi (1994) è un artista e direttore creativo italiano con base a Milano, la cui pratica multidisciplinare abbraccia arte visiva, creazione digitale e installazioni multisensoriali, esplorando l’incontro tra mitologia, femminilità e spiritualità contemporanea.
Attraverso la sua serie distintiva DEE & MUSE, Salvi combina fotografia, intelligenza artificiale e pittura digitale per dare vita a opere ibride che reinterpretano archetipi classici e rinascimentali in chiave attuale.
Guidato dal suo pensiero filosofico ed ecologico, immagina un nuovo dialogo tra umanità e natura, cercando di evocare empatia, conforto, meraviglia e resilienza emotiva.
La sua ricerca va oltre il visivo, integrando suono e profumo per trasformare l’atto di osservare in un rituale di riflessione.
I progetti di Salvi sono stati presentati in mostre personali e iniziative culturali in Italia e all’estero, tra cui la sua collaborazione continua con Colors for Peace, dove ricopre il ruolo di Brand Communication Officer dal 2021.
Timeline e maggiori informazioni
23 NOVEMBRE – Lancio della Collezione
La Collezione Flowers sarà disponibile esclusivamente su danielsalvi.art.
Questa data segna l'inizio della finestra di acquisizione limitata.
30 NOVEMBRE – Consegna garantita per Natale
Gli ordini completati entro questa data sono garantiti per la consegna entro il 25 dicembre. La garanzia si applica automaticamente a tutti gli acquisti finalizzati entro le 23:59 CET
7 DICEMBRE – Chiusura della finestra di acquisizione
Non saranno più possibili ulteriori acquisti dopo questa data.
Gli ordini effettuati tra il 1° e il 7 dicembre verranno con probabilità consegnati tra il 24 e il 31 dicembre, in tempo per i festeggiamenti di Capodanno.
DAL 15 al 17 DICEMBRE – Spedizione del primo lotto
Tutti gli ordini effettuati tra il 23 e il 30 novembre sono inclusi in questa spedizione inaugurale.
DAL 20 AL 22 DICEMBRE - Spedizione del secondo lotto
Tutti gli ordini effettuati tra il 1° e il 7 dicembre sono inclusi in questa spedizione.
STORIA CORRELATA
Fiori, Ninfe, Donne :
L'incarnazione divina dei legami umani.
Daniel Salvi e l'elogio della trinità umana delle emozioni.
Per millenni, la figura della ninfa ha attraversato la storia dell’arte — dalle civiltà greche arcaiche al Rinascimento, fino al Simbolismo e al Pre-Raffaellitismo — come ponte vivente tra umano e natura, simbolo di bellezza, metamorfosi e mistero.
L’opera di Daniel Salvi raccoglie questa eredità e la rilegge in chiave contemporanea, trasformando la ninfa in un’apparizione liminale che incarna un archetipo di forza emotiva e spirituale. Attraverso un linguaggio visivo che fonde fotografia, intelligenza artificiale, pittura digitale e ritocco, Salvi restituisce a queste figure un’aura nuova, sospesa e profondamente umana.
Le sue ninfe non sono idealizzazioni né oggettificazioni: sono creature vive, divinizzate ma imperfette, contemplate e vulnerabili, specchi di un’interiorità universale.
Non rappresentano la donna come modello programmatico, ma l’essere umano filtrato attraverso l’esperienza femminile — un gesto che sottrae il femminile alla lunga storia della sua rappresentazione passiva, restituendogli invece centralità simbolica e potere narrativo.

Sandro Botticelli, Primavera (1482 circa). Tempera su tavola, 202 × 314 cm (80 × 124 pollici). Galleria degli Uffizi, Firenze. Da sinistra a destra: Mercurio, le Tre Grazie, Venere, Flora, Clori, Zefiro.

Daniel Salvi, Le Ninfe della Neve (2024). Stampa Fine Art su carta di cotone, pezzo unico, 150 cm (59 pollici) x 113 cm (44,4 pollici).
Il legame tra ninfa e fiore non è decorativo, né estetizzante: richiama l’antica visione animista in cui ogni elemento naturale possiede un’anima. Il fiore non è un oggetto, ma un principio vitale che trova incarnazione nella figura mitica; è un simbolo culturale che, attraverso la ninfa, diventa presenza vivente.
Da questa logica nasce la collezione Flowers, in cui tre figure — ispirate alla rosa, al giglio bianco e al girasole — incarnano i simboli dei tre legami primari dell’esistenza umana: amore, famiglia, amicizia.
Tre archetipi che, nella lettura dell’artista, compongono una sorta di trinità emotiva e umana in cui le identità affettive si sovrappongono: ognuno, nella nostra vita, può essere contemporaneamente familiare, amico, partner.
La Rosa Rossa – Il Fiore dell’Amore
La rosa rossa è uno dei simboli floreali più densi di significato, già nelle culture antiche dove compariva associata alla dea dell’amore Afrodite, e in epoche successive fu trasfigurata nella simbologia cristiana della Vergine Maria — la Rosa Mystica.
In particolare, la rosa rossa ha rappresentato nella storia dell’arte il desiderio, la passione, la bellezza che può svanire in un attimo.

Daniel Salvi, Resilienza e fioritura (2024). Stampa fine art su carta di cotone, pezzo unico, 66,7 cm (26,25 pollici) x 100 cm (39,37 pollici).

Sandro Botticelli, La Vergine adora il Bambino Gesù dormiente (particolare) (c. 1485). Tempera e oro su tela, 122 x 80,3 cm (48 x 31,6 pollici) National Galleries Scotland

John William Waterhouse, L'anima della rosa (1903). Olio su tela, 88,3 x 59,1 cm. Collezione privata.
Per Daniel Salvi, tuttavia, la rosa non è mera allegoria romantica: è dardo vitale, battito cardiaco, promessa e rischio.
La ninfa-rosa che immagina custodisce la passione come destino, una vita che sceglie costantemente, che desidera nel profondo, che accoglie senza paura.

Daniel Salvi, Il Fiore dell'Amore (2025). Stampa Fine Art su carta cotone. Edizione Limitata di 50, 20,5 cm x 20,5 cm (dim. immagine)
Il giglio bianco – Il Fiore della Vita
Il giglio bianco si afferma come uno dei fiori più celebri nella storia dell’arte occidentale: già simbolo di purezza, rigenerazione e rinascita, assume il ruolo fortemente sacrale nella tradizione cristiana di fiore dell’Annunciazione, offerto dall’arcangelo Gabriele alla Vergine, e ulteriore simbolo dell’archetipo più celebre di maternità, di cura, di vita.
Il giglio è anche nell’immaginario di Salvi un fiore che parla di vita, e pertanto di radici e di famiglia: è custode che protegge, accoglie e sorregge. La sua presenza è quieta e centrale, come il pilastro vitale dell’affetto familiare.

Leonardo da Vinci, Annunciazione (particolare) (c. 1472-76). Olio e tempera su tavola di pioppo, 98 cm × 217 cm (39 pollici × 85 pollici), Uffizi, Firenze

William-Adolphe Bouguereau, La Vierge au lys (La Madonna dei Gigli) (1899). Olio su tela, 27 cm × 18,5 cm (11 pollici × 7,3 pollici), Collezione privata.
Nella collezione Flowers, il giglio bianco è dunque vita e famiglia, da cui si proviene e che si origina; non è prescrittivo, ma emotivo: è il luogo da cui si proviene o a cui si sceglie di tornare.
Nel Seicento, artisti come Nicolas Poussin e Peter Paul Rubens amplificano ulteriormente questo codice visivo: nelle loro rappresentazioni mitologiche, le ninfe diventano parte di scene narrative che mescolano erotismo, dinamismo e teatralità. Ninfe e Satiri si mescolano in danze esuberanti, che celebrano la vitalità e l’irrefrenabilità della natura.
In tal senso, la ninfa si tramuta in figura chiave nei secoli di sfida alle convenzioni, capace di riportare il pensiero umano a misurarsi con la propria carne e le suoi bisogni, in un contrasto netto e mai realmente risolto con l’escatologia e le sovrastrutture morali religiose.
Nonostante la sua origine mitologica, la Musa è persistita per millenni quale visione concreta e laica di femminilità, e musa pagana che ha accompagnato la storia dell’arte nel suo lungo cammino verso la modernità.

Daniel Salvi, Il Fiore della Vita (2025). Stampa Fine Art su carta cotone. Edizione Limitata di 50, 20,5 cm x 20,5 cm (dim. immagine)
Il Girasole – Il Fiore dell’Amicizia
A concludere la triade floreale, Il girasole. È uno dei simboli più celebri e amati della contemporaneità, per la sua connessione alla luce del sole e al calore della bella stagione.
Nella storia dell’arte tutti gli esempi di apparizione di questo fiore vengono completamente oscurati dall’impatto profondo e indimenticabile della produzione di Vincent van Gogh che, con i suoi girasoli (1888-1889), dà origine a quella che sarebbe poi diventato il ciclo floreale più celebre dell’intera storia, ripreso da innumerevoli altre opere popolari, fra cui musiche, libri e film.
Celebre è la storia di come alcune di questi girasoli fossero stati dipinti da Vincent per adornare la stanza dell’amico Paul Gauguin, in previsione del suo arrivo alla “casa gialla” di Arles. Anche in quel caso, i girasoli diventavano dunque dono e messaggio di accoglienza verso un’amicizia vista come intensa, creativa e quasi salvifica.

Vincent van Gogh, Girasoli (c. 1888). Olio su tela, 92 x 73 cm, Alte Pinakothek Monaco di Baviera

Paul Gauguin, Girasoli su una sedia, 1901, olio su tela, 73 × 92,3 cm, Museo statale dell'Ermitage, San Pietroburgo
Da allora il girasole porta con sé l’idea di amicizia che sostiene, che illumina, che dà calore. Non un sentimento leggero, ma un legame che resta in piedi anche quando tutto il resto vacilla.
E anche per Salvi, il girasole è proprio questo: la rappresentazione di una forza che si riceve stando accanto a chi sa restituire luce. La ninfa-girasole incarna l’energia che solleva, la complicità che consola, la presenza che non pretende.
Nella collezione Flowers, questo fiore diventa simbolo dell’amicizia come forma di alleanza emotiva: un raggio condiviso che rende abitabile il mondo, un gesto che dice “ci sono”, e che continua a brillare, anche solo nella memoria.
Gli ultimi due secoli, segnati dal Romanticismo e dal Simbolismo, hanno progressivamente dissolto la solarità classica delle ninfe per lasciare emergere le loro sfumature più ambigue, perturbanti, e profondamente psicologiche.
È in questo contesto che la figura della ninfa subisce una metamorfosi fondamentale: da personificazione idilliaca della natura a emblema dell’inconscio, del desiderio e del pericolo.
Nessun artista ha saputo restituire questa tensione meglio di John William Waterhouse. Waterhouse, artista inglese legato all’ondata più tarda del movimento preraffaellita, ha dedicato gran parte della sua carriera alla rappresentazione di figure femminili mitiche, oniriche e potenti. Le sue ninfe non sono creature innocue: sono agenti attivi, attraenti.

Daniel Salvi, Il Fiore dell'Amicizia (2025). Stampa Fine Art su carta cotone. Edizione Limitata di 50, 20,5 cm x 20,5 cm (dim. immagine)
Un Fiore che Diventa Presenza
Qualunque fiore si scelga — la rosa dell’amore, il giglio della vita o il girasole dell’amicizia — ciò che si dona è una presenza piena di energia e di significato.
Le ninfe di Daniel Salvi non rappresentano fiori che appassiranno, ma esseri che continueranno a vivere nello spazio e nello sguardo di chi li accoglie. Sono figure che custodiscono emozioni, che accompagnano, che osservano e che ritornano, come un pensiero gentile che non scompare mai.
In un tempo in cui tutto si consuma rapidamente, questi fiori diventano ciò che resta: un legame che non scolorisce, un gesto che non si esaurisce, una compagnia silenziosa che attraversa gli anni.
Non è un solo un dono: è una presenza duratura, un’anima simbolica che si unisce alla vita di chi la riceve, una luce che continua a essere condivisa, ancora e ancora.
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