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DEE & MUSE
Un'ode all'umanità, attraverso la femminilità resa divina.

L'artista italiano Daniel Salvi eleva le donne a un nuovo pantheon attraverso la mixed media digital art, che unisce fotografia, intelligenza artificiale, pittura digitale e ritocco, per creare mondi eterei che celebrano il femminile come espressione più vitale e profonda dell'umanità.

Opere in evidenza

2023

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Un incontro con il divino  
radicato nel qui e nell'ora

Ogni opera d'arte di GODDESSES & MUSES (Dee & Muse) è concepita come una presenza singolare, un'entità irripetibile che esiste solo nell'istante fugace dell'incontro.

Queste figure eteree, sospese tra il reale e il surreale, ricambiano lo sguardo con un'intensità disarmante, invitando l'osservatore a un silenzioso scambio di emozioni.

Non rappresentano semplicemente il divino; incarnano anche un'umanità profonda e fragile, uno specchio in cui chiunque può perdersi, solo per poi riscoprire chi è veramente.

Perfettamente Imperfette
Visione di dee dal nuovo millennio


I mondi di Salvi, fra immaginari senza tempo e nuove tecnologie

La storia insegna che le più grandi innovazioni dell’umanità nella realizzazione e nella riproduzione delle immagini sono destinate a diventare veicolo d’arte

 

È stato così per l’utilizzo della camera oscura, della stampa, della fotografia: ogni passo mosso in avanti dalla tecnologia umana portava all’irrimediabile insorgere di una parte di critici che ripudiavano e denigravano questi mezzi, profetizzando la morte della reale e genuina espressione artistica umana a causa della loro introduzione.

 

Nel bel mezzo del secondo decennio di un nuovo millennio, assistiamo ora alla nascita di un nuovo passo verso l’inarrestabile democratizzazione del mezzo artistico: l’Intelligenza Artificiale.

Viviamo in un’era di enormi possibilità: ora chiunque, proprio di volontà e creatività, può decidere di partecipare con le proprie creazioni a quel racconto, nato all’alba dei tempi, che delimita ciò che è umano dalla sfera animale e – dialogando con le ispirazioni del passato – partecipare a definire l’immagine del futuro.

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Una camera oscura con specchio, con un'immagine proiettata verticalmente nella parte superiore.

Autore Sconosciuto - 19th Century Dictionary Illustration, Public Domain, Wikimedia Commons

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Il Boulevard du Temple, un dagherrotipo realizzato da Louis Daguerre nel 1838, è generalmente riconosciuto come la prima fotografia a raffigurare delle persone. Di Louis Daguerre - Scansionato da The Photography Book, Phaidon Press, Londra, 1997. Public Domain, Wikimedia Commons

Le opere di Daniel Salvi, denominate “Visioni” o “Visualizzazioni”, sono l’esatta rappresentazione di questa opportunità:

 

scisse dalle precedenti definizioni di dipinto e fotografia, sono manifestazioni visive il cui seme nasce nelle tecnologie del presente, ma la cui realizzazione non si ferma al responso della macchina, proseguendo in una lunga fotocomposizione e direzione creativa dell’artista, il quale dà così vita a risultati ricchi di ispirazione e riferimenti.

 

Come per il Golem, come per Adamo, la materia grezza viene plasmata sapientemente e poi infusa dell’anima.

Così l’immagine, l’illustrazione, diventa arte.

L’essere umano rappresentato, carico di emozioni e di storia, trascende la realtà terrestre e il tempo, diventando divino e idolo immortale che si pone in un dialogo silente e imperituro con l’osservatore.

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Daniel Salvi, Infanzia Dorata (2024, Particular). Stampa fine art su carta di cotone, pezzo unico, 100 cm (39.3 in) x 100 cm (39.3 in).

Le “Dee” sono una serie che Daniel Salvi dedica alle opere che rappresentano uno dei soggetti più ricorrenti nella sua produzione: la figura femminile, che fiorisce in spazi metafisici e privi di ogni contesto temporale.

La “Timelessness”, alla base di ogni aspetto dell’opera di Daniel Salvi, prende forma in visualizzazioni che mettono al centro soggetti immortali nei secoli, quali le emozioni, le passioni umane e le antiche mitologie europee e mediorientali, sulle quali gli archetipi stessi di ogni storia sono stati costituiti.

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Amedeo Modigliani, Femme aux yeux bleus (1918). Oil on canvas, 81 (31.9 in) x 54 cm (21.2 in). 

Musée d'Art Moderne de la VilleParis

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Daniel Salvi, Una Domanda Indiscreta (2023). Stampa fine art su carta di cotone, pezzo unico,

80 cm (31.4 in) x 120 cm (47.2 in).

Negli occhi delle “Dee” passano le emozioni più forti – la vendetta, l’abbandono, il tradimento, l’estasi – eppure esse le trasmettono con grazia e compostezza, evitando di diventare preda delle pulsioni e divenendo loro veicolo universale, in cui ogni persona può immedesimarsi.

 

Come nell’espressione artistica di Modigliani, anche in quella di Salvi l’incontro con il soggetto è un “tu per tu” singolare e privato, una visione frontale che può essere quella con l’altro o con lo specchio di se stessi.

 

La nuova Medea, la nuova Lamia di Salvi non sono dirette riproposizioni dei canoni neoclassici, ma sono ambiti di studio dello sconosciuto mediante il conosciuto, del metafisico mediante il fisico, dell’invisibile mediante il visibile.

Questa impossibilità di completa espressione mediante il mito porta l’autore a introdurre nuovi volti e nuovi personaggi nel proprio pantheon: soggetti come sciamane, mistiche e sibille diventano elementi ricorrenti della produzione e ponte per l’osservatore verso l’ignoto più misterioso, quello del desiderio e del subconscio.

 

Salvi crea un’ode all’umanità, secondo la manifestazione che reputa più pura, pregnante, universale e piena di meraviglia: quella femminile.

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Daniel Salvi, Il cuore di Crono (2023). Stampa fine art su carta di cotone, pezzo unico, 113 cm (39.3 in) x 150 cm (59 in).

In maniera similare a quanto postulato da Mondrian, il paesaggio e lo sfondo sono, nelle composizioni di Salvi, solo un contesto nel quale l’azione del protagonista si svolge.

Il corpo umano si fonde in maniera statuaria con ciò che lo circonda e diventa parte immobile di un panorama sospeso fra l’organico e l’artificiale.

 

Sono comuni nelle rappresentazioni di Salvi l’utilizzo di fondali che si distinguono per i toni meno realistici del soggetto, come se fossero dipinti su una tela o semplici proiezioni.

La presenza di tendaggi svela l’arcano e conferma che il mondo in cui si muovono le “Dee” è per lo più irreale, bidimensionale, sospeso in una realtà non dissimile da un palco nella penombra, dove si susseguono numeri di teatro.

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Daniel Salvi, Creazione (2025, Particolare). Stampa fine art su carta di cotone, pezzo unico, 60 cm (23.6 in) x 80 cm (31.4 in).

Le composizioni di Salvi sono per lo più essenziali, raccolte attorno all’azione delle sue protagoniste e agli oggetti o personaggi secondari con cui interagiscono, questi ultimi spesso misteriosi o nascosti.

Il mondo che si manifesta attorno a loro è un mondo interno, più che esterno: prende la forma e i colori delle emozioni.

Dal buio e dall’oscuro, dal sonno e dal fumo delle nubi – elementi che dai tempi dell’Odissea rappresentano la manifestazione del mistico e dell’incomprensibile – emergono i volti delle Dee, illuminati da una luce spesso irreale, come proiettata o emessa dal soggetto stesso:

 

sono loro i Soli e le Lune di questi microcosmi tagliati fuori dal tempo e dallo spazio. Tutto esiste mediante loro, per loro, in quell’unico eterno momento dell’azione.

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Daniel Salvi, La ninna nanna di Iside (2024, Particular). Stampa fine art su carta di cotone, pezzo unico, 113 cm (39.3 in) x 150 cm (59 in).

Per questa ragione, ogni elemento è sospeso e immobile, ogni soggetto è statuario, stabile e radicato, quieto e in attesa.

Gli sguardi delle Dee, quando aperti e visibili, rappresentano l’unico modo di fuggire da questi spazi chiusi, così infinitamente espandibili eppure soffocanti: esse guardano l’osservatore senza remore, lo coinvolgono, creano un ponte e un dialogo fra il loro mondo e il nostro, fra il sospeso immutabile e il dinamico cangiante.

 

Quelle delle “Dee” sono pianeti unici che l’osservatore – divenendo anch’esso presenza fuori da ogni realtà – può visitare a suo piacimento, richiamando così, nell’immediato, le emozioni che hanno dato loro immagine.

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